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Due

by OverFlow

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1.
Intro 01:53
Overflow ancora in scena parte 2 uomo, Fat sul microfono col Vispo e Shivo al suono come al solito Ah, Pensavi fosse un altro modo per distrarsi ma il distratto adesso è morto e l’han sepolto tra i rimpianti Allora verso fino all’orlo un sedativo in ‘sto bicchiere ma la calma non mi spetta e mi arde il fuoco nelle vene Sopra un sample che va indietro e su un rullante che va avanti sono anni che combatto non so manco dirti quanti Overflow, anima perduta dentro quattro note brancola nel buio in un inferno che corrode e questo disco è in mezzo a tanti ma testa il divario tu fa’ orecchie da mercante se il mercato è mercenario e c’è chi litiga e si aggiudica una ricompensa vuota, crede mica che sarà una banconota che consola? Io lascio immacolata la coscienza in bella copia chè per me resta il tuo orecchio la moneta più preziosa E ancora co’ ‘sta storia delle guerre sopra il web? Sto alla larga e dei tuoi click fotte un cazzo credi a me, che tanto qua son tutti artisti ma di un’arte ormai sprecata per ‘sta gente cosí social che non esce più di casa, dai ho perso il conto delle notti insonni sveglio svolgo equazioni liriche sul foglio e il risultato è incerto. Intento invento, ostento e perdo il passo se il percorso è inverso il vento avverso soffia lento e ne assopisce il testo Overflow ancora in scena e lo capisci il suono, Fat e Vispo al ‘phono, lo Shivo confeziona come al solito un sample come un tuono indietro e avanti sui rullanti crea 'sto flusso che da anni si fa largo in mezzo ai tanti Overflow, pensavi fosse solo un modo (un altro modo) per distrarsi 'sta rabbia picchia forte e grida (oh) per restarci se pensi sia una meta ma non ne comprendi il suo viaggio metto il tappo alla mia penna e taccio
2.
Se ogni istante andasse liscio come l’acqua che sgorga, crea il suo flusso, lascio lo striscio, alla sorgente ritorna. Non ci sarebbe neanche il tempo per pensare ad ogni fallimento, Dio dammi la forza a fare ancora meglio Non lo puoi fermare quando un getto piomba, se il beat m’accorda, crea ‘sto sovra flusso che ti inonda non ci sarebbe mai bisogno di forzare, goccia sopra goccia si crea la forza per sfondare Se a piedi scalzi ci troviamo dentro a una foresta o a petto nudo stiamo marciando in mezzo alla tempesta, se ci punisci per qualcosa di sbagliato allora fallo in fretta, perché cosa é giusto non l’ho mai imparato Sulla terra, uomini contro uomini si fanno la guerra: dimmi se ci sarà ancora un altro inferno che ci aspetta. La verità per me é chiusa in un sorriso e se fosse condiviso in questo inferno esploderebbe il paradiso
3.
Rit: Libera la mente e poi libera gli sguardi slaccia le cinture di sicurezza quando parti punta sempre dritto all'obiettivo e non fermarti o ti perdi negli abissi dei falliti e degli scarti Sto mondo non aspetta, ma se ti uccide non ha fretta sciogli le catene è la salvezza eccedi in quel che fai per la via della saggezza e servi sempre freddo il piatto della vendetta Affondo radici su un cemento sporco scrivo con lacrime colme d’inchiostro Muovo in direzione ostinata e contraria ma ignaro sto mondo gira sempre al contrario Ed ora, spingo più lontano sfoglio un dizionario per svelare l’arcano ma Padre ho peccato del tempo che ti ho dato, se questo è il tuo operato continuerò a nominarti invano. Non ho più false speranze e le poche che c’avevo le ho riposte in un cassetto, ma già il fatto stesso che mi spingo ad accettarle, metto a dura prova il mio intelletto. Sembra una lotta persa in partenza, come ad un processo senza sentenza Sembra che più cammini avanti più ti pigli per il naso ad arrivare ad un traguardo perdi i pezzi del puzzle RIT Ho visto i più in scaltri piegarsi a un ostacolo, loschi individui sedersi ad un tavolo anche i più atei affidarsi a un oracolo, ma a uscire da ‘sta merda non basta un miracolo Siamo nell’era dove tutto è un guadagno, la gente fa figli per gli aiuti di Stato il rispetto che ha perso medaglie sul petto: il disprezzo da un pezzo ne ha smezzato il prezzo Ehi, qua tocca una svegliata, armiamoci e partiamo e ci battiamo in ritirata, ci tengono al guinzaglio come cani da moneta, ma non conta quanto allunghi la catena, conta quanto rompi il sistema, poi tieniti alla larga, animali mercenari ma di razza bastarda, la doppia faccia di una fottutissima medaglia mentre quella nello specchio sorride beffarda Rit.
4.
Se come vipere ci fanno vivere qui è tutto un trucco, fidati che è meglio ridere e il male lo stai facendo pure tu chiamalo autolesionismo, la chiamo auto-schiavitù Rit. Sti tempi si, lo sappiamo fanno brutti la verità è che ormai ci hanno distrutti prendono persino il tuo cervello se tu al meglio non lo sfrutti la sofferenza più la fama aggrava, tu lo sai ma non per tutti chi ingrassa con tutti i lussi aggiunti chi invece si complessa perchè resta a denti asciutti è una regola, attento che ti fregano Overflow in piena messa in piega per il tuo culo polemico In fragranza digitale digito e il mio digitare picchia forte ad un livello psichico e primordiale mi sembra una voglia immensa repressa come la fame la chiamo paura inversa ma è espressa voglia di fare e vivo nuove storie tu mai le potrai fermare viaggio a vele aperte in mare oltre il tuo solito canale solo a saperlo mi dà i brividi, viaggio verso i capostipiti in campo multidimensionale siamo in streaming senza limiti e leggi. Fra le mie righe io non copio mai gli altri concetti ed ora non mi sto zitto e non difendo neanche gli innocenti. Spazio per nessuno e quel nessuno oggi stringe i denti, occhio però al tuo culo che lo prendi quando non te lo aspetti Questo in larga scala, oggi la musica si chiava, resta comune a tutti: chi la stupra e chi la appaga, chi molesta e chi ne abusa, io accarezzo e lecco la mia lama mi eccita molto forte quando lei mi richiama Rit. Sti tempi si, lo sappiamo fanno brutti la verità è che ormai ci hanno distrutti prendono persino il tuo cervello se tu al meglio non lo sfrutti la sofferenza più la fama aggrava tu lo sai ma non per tutti chi ingrassa con tutti i lussi aggiunti chi invece si complessa perchè resta a denti asciutti è una regola, cazzo vuoi che frega a noi Overflow in piena messa in piega per il tuo culo polemico Godo quando metto lo zampino quando il mondo non è pronto e non è previsto il mio arrivo, certe situazioni ne tengo ancora l’odore ‘sta sensazione che mi salta di continuo, salta forte in petto nell’effetto mattutino, grido alla rivoluzione ad ogni angolo di ‘sto cammino all’infinito OverFlow music dico Fat, Vispo e Shivo qua combino solo nuove storie da scriverci un libro, più mi ispiro più sorprende la realtà che c’è in giro Shivo dammi nuovi suoni, nuove vibrazioni per stendere a terra ancora più forte un altro cattivo. Forse c’è qualcuno qui, forse vuole che mi ferma, sappi che senza le basi YO spingerò pure a cappella, gli stronzi stan fissi nel mio obiettivo. Metto il printing vola dritto nella protosfera per "dissimilare" le cazzate assimilate sul pianeta Rit.
5.
[Rit1] Li frati quai cu me scusane, tutti quanti uniti ca riuniti se chiutune ca buttane lu sangu ed a castime cunsumane tutti i santi tutti in fila ca invece ne jutane se ddumane lumini i santi quai cu ne scusane se le castime mie e de sirma sta li cunsumane Salutame cu tantu affettu tutta la gente e lu salentu i cristiani ca nu tenn’ u gustu se nculane. Mai In questo tran tran tran se dimostrane a mienzu a tutte le crisi se rrostune quista è la gente mia e vengu de nnu postu addu se spaccane e costule le razze se ntostane e tie russu an facce Camasci se riposane, nu tocca mai te fermi li cinesi cu na sucane Ah, buscamu n’euru pe’ ura li morti de li sindacati e de l’Italia ca nu se cura [Rit2] Li Santi quai cu ne jutane, pe tutti quanti i frati ca riuniti se chiutune ca buttane lu sangu ed a castime cunsumane tutti i santi tutti in fila ca invece ne jutane se ddumane lumini i santi quai cu ne scusane se le castime mie e de sirma sta li cunsumane Salutame cu tantu affettu tutta la gente e lu salentu cristiani ca nu tenn’ u gustu se nculane... E lu santu ne juta e lu santu ne quarda, la gente fatica pe ciunca lli ssarma Ci sutta alla panca la capra sta campa, alla gente dda ssutta lu pane sta manca E poi ci dici da a terra? ca sta arde sta brucia e sa stanne ‘mmanciare ci dici du mare? da tutti li giurni lu visciu inquinare "ca tantu la gente ‘e vacanze sa’ ffare". E nu bastane i santi, nu basta stai cittu ‘bbai nnazi quai, chiu’ cerchi spiragli cu cerchi sparagni cu tiri cu campi, comu a faci sbaji. ‘Na cosa è sicura de certu, ieu pensu, sta merda camina de tiempu, e mai lu sule lli brucia lu mare lli nfuca lu jentu ssi porta de quai bless ----- TRADUZIONE ----- [Rit1] I fratelli ci scusino, tutti quanti uniti che riuniti si chiudono che sputano il sangue ed a bestemmie consumano tutti i Santi tutti in fila che invece ci aiutano Si accendono i lumini, i Santi che ci scusino se le bestemmie mie e di mio padre li stanno consumando Salutami con tanto affetto tutta la gente e il Salento le persone che non provano gusto a incularsi (a vicenda [ndr]) Mai! In questo tran tran tran si dimostrano in mezzo a tutte le crisi si "arrostiscono" questa è la gente mia e vengo da un posto dove si spaccano le costole, le braccia si induriscono e tu rosso in faccia Fannulloni si riposano, non devi mai fermarti: i cinesi ce la suchino Ah! Guadagnamo un euro all’ora li mortacci dei sindacati e dell’Italia che non se ne cura [Rit2] i Santi che ci aiutino, per tutti quanti i fratelli che riuniti si chiudono che buttano il sangue ed a bestemmie consumano tutti i Santi tutti in fila che invece ci aiutano Si accendono i lumini, i Santi che ci scusino se le bestemmie mie e di mio padre li stanno consumando Salutami con tanto affetto tutta la gente e il Salento le persone che non provano gusto a incularsi (a vicenda [ndr]) E “il santo che ci aiuti” “il santo che ci guardi”, la gente lavora per chi li tortura se sotto la panca la capra campa, alla gente là sotto sta mancando il pane E poi che mi dici della terra? che arde e che brucia, se la stanno mangiando (divorando [ndr]); che mi dici del mare? che tutti i giorni lo vedo inquinare, chè “comunque la gente si fa le vacanze ugualmente” Non bastano i santi, non basta stare zitti per andare avanti, qua piu’ cerchi di risparmiare per cercare spiragli per tirare a campare come la fai la sbagli. una cosa è sicura di certo, questa merda continua da tempo e mai che il sole li bruci, il mare li affoghi e il vento che se li porti (via [ndr]) di qua
6.
Madre, perdona l’egoismo che m’ha accecato la tua mano ancora freme per gli schiaffi che non mi hai dato e dal tuo sguardo lo capisco, il dolore incoltivato ed ogni parola più non detta sono lame nel costato Padre, in me rivedi gli anni che ti ho tolto, un modo come un altro per scrollarsi il peso di dosso e qua il silenzio fa rumore, un altro errore che ho commesso le spalle che ho voltato in realtà le volterei a me stesso. Figlio mio, prometti di rialzarti a ogni caduta, di affidarti alle stelle nelle notti senza luna e di gioire ogni qual volta una medaglia è conquistata, ma ricorda ogni vittoria lascia morti per la strada E sono ombre che di notte avranno forme indescrivibili, angeli notturni avranno armi per colpirti. Custodisci una coscienza e abbila forte tra le dita: l’orgoglio è un avvoltoio e cerca corpi senza vita. Ed il silenzio andrà a braccetto con le angosce più remote, tra le sillabe smorzate di quei volti senza un nome staccheresti il cuore a morsi sol' per non sentirne l’odio senza luna e senza santi ad ascoltare il tuo perdono. Amara quella lacrima si posa sul cuscino quando il sole del mattino lascia il volto tuo scalfito ed il fantasma del passato il suo cadavere si riprende mentre l’ombra resta ai piedi solo finchè il sole splende Rit. Ed ho promesso e ripromesso mille volte e ancora una che non spargerò del sangue nel forgiare ‘st’armatura Adesso vien notte e c’ho i tuoi occhi sempre addosso cerco appigli su sto letto per riemergere dal fosso Ed ho promesso e ripromesso mille volte e ancora una Ed ho promesso e ripromesso mille volte e ancora una E l’ho promesso e ripromesso, mille volte, mille volte ancora, giuro non sarò quella persona
7.
Onde 02:42
Sotto stress logico sto in bilico, sta merda picchia forte nella pancia sto ad un passo dal patibolo. Dammi una speranza a cui aggrapparmi, ti prego non cazzate che per anni hai continuato a rifilarmi non so più quale sia la direzione, la bussola è impazzita e su sta nave non c’è un cazzo di timone. Oh! stiamo girando in tondo, amico, siamo al punto di partenza e lo scambiamo per l’arrivo. Dimmi, dimmi dov’è il tuo profeta. Dimmi che ne ha fatto di ogni nostra preghiera e se considera peccatori la gente che ora lo prega più per un 6 all’enalotto che per le stesse anime in pena. E poi sua madre che piangeva sangue il popolo rattrista, anche mia mamma ha pianto sangue e non l’ho visto fà nà grinza tra peccati, opere e omissioni, nel giorno del giudizio anche lei Padre dovrà spiegazioni [Rit.] Siamo onde in balia del mare aperto, siamo un fiume in piena tra pareti di cemento, ormai restare in piedi in questo mondo è un dispendio di energia tanto qua si vive sempre e solo in preda alla follia Siamo onde in balia del mare aperto, siamo un fiume in piena confinati tra pareti di cemento, ormai restare in piedi in questo mondo è un dispendio di energia tanto qua si vive in preda alla follia Non è una selva oscura, è un massacro, sta merda picchia forte nella pancia e qua Virgilio ha disertato, quando stai morendo dentro, ma il tuo cuore non reagisce siamo le anime dannate sulla riva dello Stige. Qua, il tempo si è fermato in quell’istante: quando hai smesso di decidere e ne hai preso le distanze. Preferisci morire da vivo o vivere da morto? Galeotto è quel cassetto in cui ogni sogno l’hai sepolto. Senti, non è il momento di cazzate, uomo. Qua ci spacciano la merda per oro, ascolta quella voce dentro te ascolta cosa ti dice, “Non lasciare le speranze” e riabbraccia la tua Beatrice. Ora, queste non sono parole crude ed ambiziose, non sai quanto mi scoccia doverti dire certe cose ma è la virtù dei ricchi a dirti “resisti”, ricorda che Caronte si accontenta di 2 spicci!

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released December 22, 2017

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